Barriere ad “alta velocità”. Lorenzo scrive alla Presidente Santelli.

di Lorenzo Bevacqua

Buongiorno, mi chiamo Lorenzo Bevacqua, ho ventidue anni e sono uno studente universitario, nato in provincia di Catanzaro e da tre anni residente a Milano. Le scrivo con la speranza di ottenere una risposta diretta da Lei, perché è dal 2014 che cerco di capire come muovermi o chi contattare, ma vengo puntualmente scaricato di persona in persona.

Viaggio con le Ferrovie dello Stato Italiane, parto/arrivo dalla/alla stazione di Lamezia Terme Centrale e il disagio è sempre lo stesso: essendoci scale per attraversare i binari e avendo disabilità motoria, mi trovo puntualmente costretto – seguendo la procedura ufficiosa dell’assistenza della stazione – ad attraversare i binari, con la mia carrozzina e sperando che non piova, lungo la passerella che si trova oltre il posto di polizia ferroviaria.

Oltre all’imbarazzo che si crea puntualmente, sia di tipo sociale che psicologico, mi chiedo se con l’arrivo dell’alta velocità nella suddetta stazione, sia ora di far arrivare anche l’abolizione delle barriere architettoniche.

Da molto tempo FISH Calabria lotta in prima linea per raggiungere ciò che è un diritto di tutti, nonché sancito dall’Articolo 3 della nostra Costituzione, ottenendo finora zero ascensori.

Le chiedo pertanto un aiuto concreto, perché la vita di un essere umano con disabilità non può essere messa in pericolo da una società costruita da normodotati, per i normodotati.
Distinti saluti,Lorenzo Bevacqua