Finalmente!

La Regione Calabria, dopo un vuoto di oltre 10 anni, ottiene i fondi previsti dalla legge 13/89 per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.

La Presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento per gli Affari regionale e le autonomie, con nota n. 20528 dell’11 dicembre 2020, ha notificato lo schema di decreto sulla ripartizione delle risorse del Fondo speciale per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati di cui alla legge 9 gennaio 1989 n. 13, iscritto all’ ordine del giorno della prima seduta utile della Conferenza unificata. Nel decreto è inclusa anche la Regione Calabria, a cui sono stati assegnati quasi 1,5 milioni di euro.

Bella notizia, oggi 13 dicembre 2020, giornata in cui si celebra il compleanno della Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità, leggiamo che sono arrivati i fondi per l’eliminazione delle barriere architettoniche in Calabria.

Finalmente si possono dare delle risposte alle tante pratiche sospese presentate in base alla legge 13/89 e non evase per mancanza di fondi.
Le barriere architettoniche all’interno di molte case private sono causa per molte persone con disabilità di discriminazioni e di segregazione.

Si può rimanere bloccati in casa per anni se non si ha l’autonomia per camminare e nella casa ci sono le scale per uscire fuori, si possono avere seri problemi ad utilizzare i servizi igienici se non rispondono al bisogno della persona con disabilità che deve utilizzarli, sono interventi essenziali per consentire alla persona con disabilità motoria di essere libera e di ridurre lo stato di dipendenza da altri.

Le Barriere Architettoniche impediscono l’inclusione sociale di molte persone con disabilità.
Siamo davvero molto contenti che siano arrivati fondi per rispondere alle tante pratiche bloccate ed un sollecito a chi di competenza deve evadere le pratiche sospese e applicare la Legge 13/89 ci sentiamo in dovere di farlo, raccomandiamo la chiarezza, la trasparenza e la semplificazione dei processi.

Facciamo in modo che questi soldi non restino per troppo tempo nelle casse della Regione e dei Comuni ma vadano velocemente a compensare le pratiche già ferme da anni.