«Desideriamo rilanciare una serie di proposte che da sette mesi abbiamo rivolto, solo parzialmente ascoltati, ai Governi Nazionale e Regionale e al Commissario della nostra Regione per il “Piano di rientro” perché oggi non c’è più tempo da perdere! È necessario attivare misure immediate che tutelino la salute dei calabresi e sostengano gli operatori sanitari impegnati in questa difficile battaglia».
Anche la FISH Calabria tra i firmatari dell’ appello “Sanità in Calabria: rispondiamo al presente per preparare il futuro” sottoscritto da persone, Associazioni, Enti di Terzo settore, sigle Sindacali.
E mentre il Governo è in dialogo con le regioni per un possibile lokdown differenziato, che individua la Calabria tra le tre Regioni a possibile chiusura, non per numero di contagi, ma per il potenziale collasso delle strutture sanitarie, non attrezzate per far fronte alla seconda ondata di contagi da Covid Sars2, sale il monito delle Associazioni che già da 7 mesi avevano presentato sul tavolo del Ministro per la Salute,Roberto Speranza, un documento con proposte realizzabili per la sanità in Calabria.
«In questo grave momento è necessario innescare una risposta comune all’emergenza sanitaria, partendo da una indispensabile larga unità, per attuare le misure proposte e più volte assentite, ma ancora non attuate dai decisori politici e amministrativi» Quello che chiediamo è «un nuovo paradigma della salute», con «segnali e servizi immediati perché il Covid-19 non aspetta».